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Caos 2022

Immagine del redattore: Paziente dello Spazio ClinicoPaziente dello Spazio Clinico

2022,

ti lascio con il mio flusso di coscienza.

Per me sei stato l’anno zero.

Mi fa paura pensare di non poter lasciare tutto il caos che ho nella testa a te.

Sarebbe molto più facile se tu lo portassi via, lontano dalla mente e dal corpo, se tu potessi seppellirlo…

Purtroppo quest’anno ho imparato che per quanto tu possa scavare nel profondo fino ad arrivare agli abissi per nasconderti, a volte basta il niente per far tornare tutto in superficie.

Correre sempre più veloce, pensare ad altro, continuare a rimuovere tutto non ha più funzionato.

Ho imparato a correre restando ferma.

Ho lasciato vivere il tempo e mi sono lasciata sopravvivere.

Ho sentito la solitudine, la tristezza, la voglia di raccontare qualcosa a qualcuno che non c’era, ho perso fiato, tempo, sogni, occasioni, sorrisi, respiri, emozioni, ho acquistato notti insonni, ansie, attacchi di panico, occhi tristi, voci nella testa, incubi, paure, pensieri ossessivi, lacrime, fiato corto, insicurezze e solitudine.

In questi momenti mi sento un tornado che spazza via tutto senza guardare nessuno in faccia, che diventa tutto quello che non avrebbe voluto essere, divento autodistruttiva in modalità autosabotaggio fottutamente triste.

Probabilmente tutto questo c’è sempre stato ma si è preso il suo tempo per presentarsi.

Sarebbe stato più facile lasciare tutto cosi com’era (o forse no), continuare a fingere con gli altri e con me stessa che andasse tutto bene.

Tu, caos, ti sei preso del tempo e io adesso mi prendo il mio per ricominciare a camminare.

Spero di poter ritornare in gara, di giocare la partita, di provare fino a vincere o a perdere, di vivere da protagonista o da comparsa, di essere in prima fila per me stessa, di creare il domani, di correre come se non fossi mai caduta e di non nascondermi dalle emozioni.

Probabilmente scrivendoti ho messo nero su bianco quello che si poteva scrivere e non quello che avrei voluto davvero ma spero un giorno di poter un giorno imparare da te “Caos 2022” e di sentirmi finalmente libera.


Scritto da una giovane paziente dello Spazio Clinico





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